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La storia dei minerali

Che si tratti di quelli trovati nel suolo, all’interno del corpo umano o utilizzati per creare gioielli o altri ornamenti di valore, i minerali rappresentano una parte fondamentale della vita dell’uomo. Il loro utilizzo ha permesso alla razza umana di evolvere attraverso scoperte tecnologiche, rivoluzioni industriali e metodi economici che sono diventati via via sempre più raffinati. La storia dei minerali è lunga e ricca di scoperte scientifiche, conquiste e sconfitte. Si tratta di una branca della geologia che si occupa di studio, classificazione, identificazione, distribuzione e utilizzo di questi elementi che compongono la crosta terrestre. Fino al XVIII secolo, la conoscenza dei minerali era limitata e spesso basata su credenze errate e miti. Tuttavia, nel XVIII secolo, l'introduzione della chimica moderna ha aperto nuove vie per il progresso della mineralogia, che è diventata una vera e propria materia di studio.
Vediamo, allora, qual è la storia dei minerali, quando sono stati scoperti e il loro utilizzo nei settori più disparati.

Cosa sono i minerali in geologia
Prima di addentrarci nel racconto della storia dei minerali, è bene comprendere cosa rappresentino questi elementi e dove si trovano sulla terra.
In geologia, i minerali sono le unità fondamentali di base che compongono le rocce. Si tratta di composti chimici, naturalmente presenti sulla Terra, con una struttura cristallina ordinata e una composizione chimica specifica. I minerali si formano attraverso processi naturali di cristallizzazione, ovvero il passaggio dallo stato liquido a quello solido e, una volta formati, rimangono stabili e immutabili finché non vengono alterati da fattori esterni come pressione, temperatura o reazioni chimiche. Esistono più di 4.000 specie di minerali conosciuti, ma solo circa il 30% di essi sono comuni nella crosta terrestre e vengono suddivisi in diverse categorie, in base alla loro composizione chimica e alle proprietà fisiche.
Ad esempio, i silicati sono la classe più comune di minerali e sono costituiti principalmente da silicio e ossigeno. Questi minerali costituiscono la maggior parte della crosta terrestre e sono la base delle rocce ignee, come il granito e il basalto. Altri esempi di classi minerali includono solfati, carbonati, solfuri e ossidi.
I minerali rappresentano una sorta di testamento lasciato dalle diverse ere geologiche che hanno caratterizzato la vita sulla terra, poiché lo studio di questi elementi può fornire moltissime informazioni su atmosfera, presenza di gas e anche su quali tipi di organismi erano presenti in determinati periodi.

Inoltre, possono aiutare nella prospezione mineraria, ossia la ricerca di questi elementi, perché la conoscenza dei minerali presenti in un'area può indicare la presenza di giacimenti di metalli o altri minerali di valore.

Dalla scoperta fino all’utilizzo in campo industriale: storia dei minerali
Come detto, l'introduzione della chimica moderna nel 18° secolo ha aperto le porte allo studio e alla conoscenza di questi elementi, gettando le basi della storia dei minerali sulla Terra.
In questo periodo, la comprensione dei minerali è stata radicalmente trasformata dalle opere di mineralogisti come Axel Cronstedt, René Just Haüy e Friedrich Mohs. Cronstedt è stato il primo a definire il termine "mineralogia" e ha sviluppato una delle prime tabelle di classificazione dei minerali. Haüy è stato il primo a riconoscere l'importanza della regolarità geometrica nella disposizione degli atomi nei cristalli e ha sviluppato la teoria dell'empirismo cristallino. Mohs, invece, ha sviluppato una scala di durezza dei minerali, che ancora oggi viene utilizzata in mineralogia.
A metà del XIX secolo, l'interesse verso i minerali si è intensificato a causa della loro crescente utilità, sia nel campo scientifico che in quello industriale. La scoperta del ferro, in particolare, ha avuto un grande impatto sulla produzione di macchinari e infrastrutture.
Negli anni successivi, la mineralogia ha subito un'ulteriore trasformazione a causa del crescente interesse in nuovi minerali in luoghi esotici come l'Australia e l'America del Sud.

L’impatto dei minerali nella storia dell’uomo
Nel corso del tempo, la scoperta dei minerali e la loro utilità nell'industria hanno avuto un impatto significativo sulla storia dell'uomo. L'oro, ad esempio, è stato utilizzato dai popoli antichi per la produzione di monete e gioielli, mentre il rame è stato usato per la fabbricazione di attrezzi agricoli e utensili domestici. Il carbone e il petrolio hanno avuto un ruolo determinante nella crescita industriale delle nazioni e hanno permesso le rivoluzioni industriali, grazie anche all'aumento della mobilità attraverso lo sviluppo di mezzi di trasporto come le locomotive a vapore e le automobili.
Inoltre, i minerali sono stati utilizzati anche nell'edilizia, nella produzione di materiali per come mattoni, argilla, cemento e pietre.
Nel XX secolo, la mineralogia ha subito un'evoluzione a causa dei progressi nei campi della tecnologia e dell'elettronica. Nuove tecniche come la diffrattometria a raggi X e la microscopia elettronica hanno reso possibile l'analisi dettagliata della struttura dei minerali.
Da questa evoluzione è nato il campo della mineralogia cristallografica, che si concentra sulla struttura e la simmetria dei cristalli. Questa disciplina ha portato a innovazioni importanti nell'industria tecnologica, come lo sviluppo dei cristalli semiconduttori per l'elettronica.

La scoperta dei minerali preziosi e il loro utilizzo
Che alcuni minerali avessero più valore economico rispetto ad altri era un’informazione già chiara nelle civiltà antiche, come ad esempio quelle mesoamericane e, in particolare, quelle precolombiane. Molte culture antiche, come i Maya o gli Inca, consideravano i minerali preziosi come simboli di potere, ricchezza e status sociale e, anche oggi, la scoperta e l'estrazione dei minerali preziosi continua a essere una delle attività economiche più importanti del mondo. La scoperta dei minerali preziosi, che curiosamente avviene spesso per caso, durante l'estrazione di altri minerali o durante la ricerca di nuove risorse naturali, ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo delle civilizzazioni umane.
L’esempio più clamoroso è sicuramente quello che ha portato al primo grande boom dell'oro negli Stati Uniti, ed è avvenuto nel 1848, quando un operaio della carpenteria californiana ha scoperto casualmente oro sulla proprietà di John Sutter. Questa scoperta ha dato il via ad uno sviluppo significato della comunità americana, portando alla crescita di città come San Francisco e Denver, che oggi rappresentano metropoli conosciute in tutto il mondo.
Una volta che ne vengono scoperti i giacimenti, i minerali preziosi possono essere estratti in vari modi, a seconda del tipo di minerale e della sua posizione. Alcuni minerali preziosi, come l'oro, possono essere trovati in fiumi e ruscelli, dove possono essere raccolti usando tecniche di prospezione. Altri minerali richiedono l'estrazione da miniere sotterranee o a cielo aperto.

Insomma, la storia dei minerali e della loro scoperta ha, probabilmente, cambiato la vita sulla terra degli esseri umani, contribuendo allo sviluppo tecnologico, industriale ed economico di tutte le civiltà del nostro pianeta.

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