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Il mondo delle pietre e dei minerali è un universo vastissimo composto da tantissime varietà di elementi diversi. Tuttavia, è necessario conoscere a fondo le pietre e sapere bene quali sono le caratteristiche di questi minerali, in modo da non incorrere in errori banali.

Le pietre dure, ad esempio, sono molto amate dalle persone, non solo per le loro caratteristiche estetiche, ma anche dalle proprietà che sono in grado di sprigionare. Ovviamente, per cogliere appieno tutti gli influssi positivi di questi gioielli è fondamentale sapere come riconoscere le vere pietre dure.

Infatti, con la loro bellezza e varietà di colori, le pietre dure hanno affascinato l'umanità per secoli. Tuttavia, nel mondo moderno, la crescente domanda di gioielli ha portato anche ad un aumento delle imitazioni e delle pietre sintetiche sul mercato.

Riconoscere le vere pietre dure è diventato essenziale per gli acquirenti consapevoli che vogliono avere accanto o indossare il loro elemento preferito.

Per fare ciò, però, è necessario anzitutto sapere cos'è una pietra dura, quali sono le principali tipologie di questi minerali e le caratteristiche intrinseche, in modo da far affidamento su una guida per districarsi in questo universo così vario.

Vediamo, allora, come riconoscere le vere pietre dure e quali sono le caratteristiche più importanti da tenere in considerazione.

Cos’è una pietra dura e le differenze con le gemme

Il termine "pietra dura" si riferisce a minerali e gemme naturali, spesso usati per la creazione di gioielli o oggetti d'arte. Queste pietre sono caratterizzate dalla loro durezza, bellezza e, in molti casi, dalla loro rarità. Molti minerali diversi rientrano nella categoria delle pietre dure, ognuno con le proprie proprietà uniche.

Le pietre dure si formano attraverso processi geologici che richiedono milioni di anni. L'accumulo di minerali in ambienti specifici, come la pressione e la temperatura estreme, contribuisce alla creazione di queste meraviglie naturali.

L’esempio più classico e più conosciuto è quello dei diamanti, che si formano a partire dal carbonio attraverso una pressione estrema nelle profondità della Terra.

Nel corso dei secoli, le pietre dure sono state utilizzate per scopi decorativi, rituali e simbolici. Oggi, sono ampiamente utilizzate nella creazione di gioielli, sculture e oggetti d'arte. I gioiellieri e gli artisti apprezzano la varietà di colori e le caratteristiche uniche di ciascuna pietra, dando vita a opere straordinarie.

Tuttavia, quando si parla di pietre, si tende a mettere indistintamente in questo gruppo tutte le varie tipologie ma, esiste una netta differenza tra pietre preziose, pietre dure e gemme.

Della definizione di pietra dura abbiamo già parlato ora, concentriamoci su quella delle gemme, in modo da capire quali differenze intercorrono tra questi due tipi di minerali.

Nella categoria delle gemme possiamo approvare una grande quantità di minerali, rocce o prodotti di origine animale o vegetale, che posseggono determinate caratteristiche, come la possibilità di essere tagliate lucidate ed essere lavorate.

Caratteristiche di una pietra dura

Come detto, per sapere come riconoscere una vera pietra dura, è necessario conoscere bene le sue caratteristiche intrinseche. Tornando indietro nel tempo e affidandoci alla classificazione e tradizionale occidentale, che risale appunto agli antichi greci, esiste già una prima grande distinzione tra pietre dure e preziose.

Le pietre dure con un valore più alto sono in rubino, il diamante, lo smeraldo e lo zaffiro mentre, le altre pietre sono classificate in base alla loro translucentezza, loro colore e alla durezza.

Tuttavia, L'uso di termini come prezioso o semipreziose deriva esclusivamente dall'ambito commerciale, e spesso non riflette il reale valore delle pietre, nella loro classificazione gemmologica.

Difatti, dal punto di vista scientifico, la prima e più importante e caratteristica utilizzata nell'identificazione delle pietre e la composizione chimica.

Un'altra caratteristica molto importante per la loro durezza, intesa come resistenza di una pietra all'abrasione o alla graffiatura, valutata attraverso la scala di Mohs, con il diamante classificato come il minerale più duro (10 sulla scala), motivo per cui viene spesso utilizzato in ambito industriale, soprattutto per scavi e trivellazioni.

Oltre al taglio e alla forma, che donano effettivamente un'identità alla pietra, un'altra caratteristica molto importante la rifrazione della luce che, Oltre ad essere un indicatore della sua bellezza, contribuisce anche alla brillantezza e alla luminosità della pietra stessa.

Principali tipologie di pietre dure

Ora che abbiamo visto cosa sono le pietre dure, quali sono le differenze con le gemme e come si formano, addentriamoci ancora di più nel discorso, andando a vedere quali sono le principali tipologie di pietre dure esistenti al mondo e utilizzate per gioielli o altri accessori.

Abbiamo già parlato dei diamanti, che sono tra le pietre più preziose e desiderate per la loro durezza e brillantezza unica.

Andando avanti in questa lista, possiamo inserire quelle pietre che vengono chiamate “le grandi 3” e che vengono utilizzate per creare gioielli raffinati e costosi, ovvero rubini, zaffiri e smerali.

Successivamente possiamo menzionare alcune pietre appartenenti alla famiglia dei quarzi, come ametista, topazio e citrino, che offrono una grande varietà di colori, in particolare:

• l'ametista presenta tonalità di viola e può variare da un viola chiaro a uno scuro
• il topazio è disponibile in varie tonalità, tra cui il blu, il giallo e il marrone
• il citrino è conosciuto per i suoi toni caldi di giallo e arancione